Pubblicato il BANDO di partecipazione alla procedura concorsuale “Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa”

In occasione della  IV Edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa indetto biennalmente dallo stesso Consiglio, come previsto dall’art.11 della Convenzione Europea del Paesaggio, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) –   Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee  – avvia una attività di ricognizione delle azioni esemplari svolte nel territorio italiano al fine di poter individuare quella che costituirà la Candidatura italiana al Premio europeo.

La selezione si svolgerà, come nelle precedenti edizioni, attraverso una procedura aperta, trasparente, condivisa anche da parte delle più rilevanti istituzioni e associazioni nazionali e dal Consiglio d’Europa e i cui esiti hanno portato nelle passate edizioni alla candidatura di progetti la cui qualità ed esemplarità è stata effettivamente riconosciuta dalla Giuria istituita dallo stesso Consiglio con l’attribuzione di prestigiosi riconoscimenti e menzioni.

 

La ricognizione delle azioni esemplari attuate nel territorio italiano verrà ancora una volta supportata dalla pubblicizzazione dell’iniziativa e da una sollecitazione a tutti i soggetti in varia forma attenti o interessati al paesaggio al fine di una loro attivazione per la segnalazione o la presentazione di attività svolte a favore del paesaggio in tutte le sue componenti, naturali e culturali, nella accezione più ampia sottolineata dalla Convenzione, che siano risultato evidente di politiche sostenibili di sviluppo economico ed etico volte all’integrazione delle popolazioni locali,  inclusi i nuovi residenti, con il territorio di appartenenza.

Una Commissione istituita dal Ministero valuterà i processi progettuali e l’attuazione di tutti i progetti pervenuti sulla base degli effetti prodotti nel territorio italiano – con particolare attenzione alle modalità  di coinvolgimento democratico delle comunità locali e alla capacità di sensibilizzazione sui valori propri del paesaggio, quali portatori di conoscenze e cultura – così come si manifestano nell’assetto dei luoghi e quindi nel rapporto tra le presenze naturalistiche e quelle storico-culturali (materiali e immateriali).

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